LOGISTAR
L'uomo come eccedenza
data: 2023-11-11

Dice Benanti :
 l’uomo vive un “di più” rispetto alla sua costituzione biologica. Tale condizione è quella, per esempio, che ci fa prendere appunti durante una conferenza.
 La nostra condizione biologica – cioè la nostra memoria – non basta per contenere quanto ascoltiamo e abbiamo quindi bisogno di alcuni artefatti tecnologici,
 come la penna e il quaderno o un pc, per trattenere, esprimere e trasmettere quanto ascoltato.
 L’uomo, dunque, non si rapporta alla realtà in maniera solo biologica, ma anche attraverso le mediazioni offerte dagli artefatti tecnologici.
 La tecnologia è il modo con cui l’uomo trattiene, incanala ed esprime la sua eccedenza rispetto alla sua condizione biologica.
 È grazie all’artefatto tecnologico se, come specie, siamo diventati un fenomeno globale.
 
 Quindi la tecnologia è una caratteritica unica  dell'essere umanao, a differenza di tutti gli altri esseri viventi.
 La tecnologia è quindi nel destino dell'uomo, come la nostra speciale autocoscienza.
 Lo sviluppo combinato di queste due carattteristiche umane, apre orizzonti sconfinati su cui è interessante fare alcune riflessioni:
 
E non è male neanche riporatare una poesia di Rilke
Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore e…
cerca di amare le domande, che sono simili a
stanze chiuse a chiave e a libri scritti
in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che possono esserti date
poichè non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano
giorno in cui avrai la risposta.

Rainer Maria Rilke (da Lettera ad un giovane poeta)